domenica 10 giugno 2007

NAPOLI IN SERIE A......DOPO 6 ANNI DI SOFFERENZA

Non ci credeva nessuno, e invece è successo. Genoa e Napoli salgono a braccetto in serie A come nel lontano 1962. E lo scontro fratricida che avrebbe costretto una delle due a rimettersi in gioco nei playoff si trasforma in una festa che durerà tutta la notte. All’inizio c’è tensione. In campo e in tribuna, dove basta una notizia (falsa) del vantaggio della Triestina a Piacenza per scatenare un boato bipartisan, con maglia azzurre e rossoblù che s’intrecciano nel più illusorio degli abbracci. Il primo attacco è del Genoa ed era previsto, perché lo imponeva l classifica. Rossi trova spazi a destra, specie quando in zona arretra pure Leon per accompagnare l’azione. Savini arranca ma non si scompone, spalleggiato da Domizzi mentre il resto degli azzurri affonda i cingoli nella propria metà campo per ripartire in contropiede. Grava e Calaiò pizzicano più volte i tre centrali rossoblù, che sbandano quando in area c’è da coprire su Sosa, bravissimo a scegliere il tempo per lo stacco. Dalla testa del Pampa arriva la traversa del 19’; da Calaiò un’altra palla gol pulita (tiro di poco oltre la traversa al 25’). E’ il momento migliore del Napoli, che però non ne approfitta. La prima mossa la fa Gasperini. Non tanto per fermare l’emorragia a destra, ma per sostituire Coppola, infortunato, con Juric. Un cambio non previsto, che però capovolge l’inerzia della partita. In pochi minuti il Grifone guadagna equilibrio e assesta un paio di colpi pericolosi. Iezzo si salva sulla punizione di Leon e sul traversone basso di Masiello (su cui Di Vaio e Leon arrivano insieme, ostacolandosi), poi si fa aiutare dal palo quando De Rosa prova la deviazione su angolo. Nell’intervallo Gasperini è costretto a togliere De Rosa, spostando Rossi in difesa con Galeoto esterno a destra. Reja aspetta, conosce il suo avversario (lo ha avuto come allievo a Pescara nel 1989) e alla fine ha ragione, anche se il Genoa costruisce la migliore opportunità del match (diagonale di Leon fuori di un soffio). Da Piacenza arriva la notizia (stavolta fondata) del pareggio che spedirebbe tutti in serie A. Poco prima Reja aveva alzato il muro della diga, con Dalla Bona al posto di Gatti, fiutndo il pericolo. Ma la fiammata centrale della ripresa, con Sosa ancora in versione albatros, si affievolisce assecondando il flusso di informazioni via radio. Negli ultimi 20 minuti Gasperini si gioca l’asso. Adailton si piazza a destra, con Greco in mezzo e Leon arretrato di qualche metro. Comincia la fase peggiore per i tifosi, appesi alle radioline e aggrappati ai rispettivi portieri. Rubinho è strepitoso su Cannavaro (testa) e Bogliacino (sassata sulla ribattuta). Iezzo si supera quando Leon lo chiama da 25 metri con un tiro destinato a spegnersi sotto la traversa. I secondi passano lenti, tutti attendono notizie da Piacenza. E quando dall’Emilia giunge finalmente l’ok, l’invasione di campo anticipa il fischio finale di Rocchi, costretto a far sgombrare il campo per terminare regolarmente la partita. Un breve (ed evitabile) intermezzo. Prima della festa sfrenata. Il popolo partenopeo, cioè il mio, oggi festeggia, dimentica le brutte cose e scende in piazza a festeggiare la tanto combattuta promozione in serie A dopo sei anni di sofferenza. Al triplice fischio della partita Piacenza-Triestina emesso dall'arbitro Messina, con il risultato finale di 1-1, la mia Partenope esplode, Capodanno le fa un baffo: fuochi d'artificio dalla Sanità ai Camaldoli, dallo Stadio San Paolo allo stadio Marassi, lì, proprio dove la festa è scoppiata in anticipo prima della fine del tempo regolamentare. Radiette, telefonini, giro di canale tra skysport3 e skysport4, per far passare i minuti, quei minuti della fine di questa sofferenza. NAPOLI E' QUESTA, NAPOLI E' NAPOLI, NAPOLI E I CUORI IMPAZZITI, NAPOLI E LA FELICITA' DELLA NOSTRA SQUADRA, NAPOLI E I CAROSELLI ESAGERATI, NAPOLI E L'AZZURRO, NAPOLI E IL VOLERSI BENE ANCHE SE SEI GENOANO........QUESTA E' LA VERA BELLEZZA DI QUESTA FINE DI CAMPIONATO: VEDERE DUE SQUADRE CHE SI BACIANO, SI ABBRACCIANO, SI AMANO E QUEL GEMELLAGGIO E' DIVENTATO UN FRATELLAGGIO.......SI PERCHE' NAPOLI E GENOA SONO VOLATE INSEIME IN SERIE A: TUTTE E DUE TRAVOLTE IN UN'UNICA FESTA DI SPORTIVITA', GIOIA E SODDISFAZIONE. CHE BELLO, CHE GIOIA, MAMMA MIA RAGAZZI.......CE L'ABBIAMO FATTA DOPO SEI ANNI, DOPO LUNGHE E INGIURIOSE INGIUSTIZIE NEI NOSTRI CONFRONTI DA PARTE DI QUEL SISTEMA CHE COMANDA QUESTO CALCIO. NAPOLI CHE DIMENTICA I PROBLEMI, COME DICE NINO D'ANGELO NEL SUO INNO DEDICATO AI RAGAZZI DELLA CURVA B.......E SI METTONO A CANTARE....NAPOLI NAPOLI NAPOLI....... PRIMA DELLA PARTITA LA TENSIONE E LA PRESSIONE NELLO STOMACO ERA EVIDENTE, NON SI SAPEVA LA FINE DEL NAPOLI , LE MANI TREMAVANO COME DELLE CORDE DI VIOLINO, PROPRIO QUEL VIOLINO CHE STA INTONANDO L'INIZIO DELLA GRANDE FESTA DEL NAPOLI. CARISSIMI AMICI, TIFOSI E NON TIFOSI, CALCISTICI E NON CALCISTICI, SPORTIVI E NON SPORTIVI, NAPOLI E' IL CUORE DELLO SPORT DEL MONDO, QUELLO SPORT RESO GRANDE DA MARADONA, CARECA E GIORDANO NEGLI ANNI D'ORO. NAPOLI E I SUI 80MILA SPETTATORI PER GARE CHE CONTANO POCO O NULLA.....QUESTA E' LA NAPOLI, QUESTA E' LA GIOIA MIA ESPRESSA IN QUESTE FRASI, QUESTE SONO IMMAGINI DELLA GIOIA E DELLE SODDISFAZIONI CHE FINALMENTE OGGI NAPOLI HA RICEVUTO......GRAZIE A REJA, DG PAOLO MARINO, AI RAGAZZI E AL MITICO PRESIDENTE AURELIO DE LAURENTIS.......FESTEGGIAMO ADESSO CHE POSSIAMO.....UNA GIOIA PIU' BELLA E' DIETRO L'ANGOLO......MA AVVERRA' SOLO SE LA CITTA' FARA' LA BRAVA ALTRIMENTI CHI CI SORVEGLIA NON CI REGALERA' PIU' SODDISFAZIONI....MAGARI I NAPOLETANI CREDERANNO A QUESTA COSA........FACCIAMO I BRAVI ALMENO TENTIAMOCI......CON LA SPERANZA CHE QUESTO NAPOLI GIA' DALL'ANNO PROSSIMO DIVENTERA' GRANDE COME GRANDE E' IL SUO POPOLO IN TUTTO IL MONDO. VIVA NAPOLI, VIVA LO SPORT E UAGLIU' FACIMM O BURDELL ADESSO CHE CI E' PERMESSO........OGGI VI VOGLIO BENE TUTTI......VEDETE? IL NAPOLI FA BRUTTI SCHERZI........ IL NAPOLI E' IN PARADISO, L'INFERNO E' STATO ABBANDONATO.......PROPRIO OGGI: 10-06-07................LA GIOIA CONTINUA!!!!!!

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