venerdì 23 febbraio 2007
L'EFFETTO MEDIATICO DELLE MIE PAROLE
Sorprendente, sbarrano gli occhi, meravigliati, mi inseguono, mi cercano.
Questo è il giornalismo partenopeo. Solo quel giorno, dopo i funerali, mi sono reso conto quanto ha difficoltà il Mondo giornalistico napoletano.
Alcuni mi hanno detto: Giuseppe ma che belle parole! Altri invece " Ma l'hai scritta tu?" Sorpreso perchè ho capito che raramente sentono parole del genere, forse ho azzardato, ho esagerato....no è il mio pensiero e voglio esprimerlo senza problemi. Giornalisti costretti ad estrapolare delle parole da ragazzi ignoranti e senza parole, maniaci dell'odio verso di loro e della paura di parlare altrimenti infangono la loro idea.
Ma quella lettera l'ho scritta proprio io, e l'ho sentito proprio in me di dirlo a voce alta davanti a migliaia di persone. Più ai ragazzi era un messaggio mirato alla CAMORRA, colei che governa Napoli. Basta coltelli e basta pistole era rivolto a loro, non ai giovani, perchè loro non capiscono nulla e non sanno la pericolosità di un coltello e di una pistola.
Se li portano con se per farsi grandi, per intimare le persone, per raccimolarsi il 10 o il 15 euro puntandoli al viso di un'altro bambino come loro. Persone che seguono i modelli, quelli dei CAMORRISTI, quelli senza dignità, coloro che sono convinti che portano avanti i propri quartieri ma li inducono in una strada senza uscita.
Rilancio l'appello contro la camorra, contro chi mette i piedi in testa alle persone senza coraggio di ribellarsi, contro quelle persone che spargono solo sangue e terrore.
BASTA COI COLTELLI E BASTA CON LE PISTOLE
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