martedì 27 marzo 2007

TAXI, TRUFFA A PLATINETTE, GLI AGENTI MULTANO L'ABUSIVO

Carissimi amici, vi sebrerà strano ma oggi parlerò dell'esperienza vissuta dal popolarissimo personaggio trash della nostra televisione a Napoli: PLATINETTE. Cinquanta euro per una corsa da un hotel sul lungomare all’aeroporto: ma questa volta la cliente non era una persona qualsiasi, ma uno dei più combattivi personaggi televisivi, Platinette. Non si è lasciata certo intimidire non ha subìto l’abuso e si è fatta subito sentire, protestando con i vigili urbani. Una lite che i tassisti di Capodichino ricorderanno a lungo, mentre il conducente - truffatore ha pagato a caro prezzo il suo abuso. I caschi bianchi, infatti, hanno accertato che era privo di licenza e residente di un comune del Casertano, perciò gli hanno dato una multa di 148 euro e deciso un fermo amministrativo per il veicolo. Sarà ora la motorizzazione civile a sospendere la carta di circolazione (preventivamente ritirata) per un periodo che andrà dai due agli otto mesi. Quello degli abusivi e dei tassisti che «sconfinano» è un problema più volte denunciato dalle organizzazioni sindacali di categoria. Ma, nonostante la vigilanza del drappello dell’aeroporto e l’azione del nucleo mobilità turistica comandato da Achille Molinaro che gira per la città dalle 8 alle 20, il fenomeno resta difficile da stroncare. E solitamente le prede più facili da catturare sono i turisti: con quale danno all’immagine della città è facile immaginare. Proprio con l’avvicinarsi della stagione estiva la vigilanza sarà prolungata anche alle ore serali, come chiedono i sindacati. Spiega Salvatore Gaudino del Sutar: «Gli abusi vengono spesso da tassisti provenienti da altri Comuni. Noi siamo più di duemila: in ogni categoria c’è sempre una mela marcia». Negli ultimi dodici mesi i vigili hanno firmato 162 provvedimenti disciplinari e 48 sospensioni della licenza per quindici giorni. 64, invece, sono state le segnalazioni da parte dei clienti. Ma cogliere sul fatto gli abusivi non è certo facile: quando la polizia municipale presidia stazioni, aeroporti, imbarchi, loro non si fanno vedere. Spiega Gaudino: «Oggi pchi lavorano senza licenza, ma tanti tassisti di altri comuni sconfinano e vengono a prendersi il nostro lavoro. Questo succede specialmente di notte». Eppure i clienti potrebbero difendersi semplicemente guardando il numero segnato sulle auto: quelli del Comune di Napoli vanno da 2001 fino a al 4376, quelli più bassi appartengono a conducenti di altri Comuni della provincia. Ma nessuno lo sa. E soprattutto non lo sanno i turisti. Spiega Salvatore Langella del sindacato Consortaxi: «Anche a noi sono arrivate varie segnalazioni di abusi: molti vengono dalla provincia e sostano a piazza Garibaldi, all’esterno del carcere di Poggioreale, davanti agli alberghi, all’interno del policlinico». LA MIA ESPERIENZA PERSONALE: Aeroporto di Capodichino, ero appena arrivato da Milano, nella bellissima Napoli. Uscì dall'Aeroporto e mi rivolsi verso il capo taxista, perchè lì a Capodichino c'è un responsabile che indica le macchine che dovranno effettuare le corse in base alla zona che vai della città. Spiccato accento settentrionale, ossia milanesizzato, subito ero stato preda di uno di loro dopo comando del capotaxista. Continuo a parlare col mio accento, non c'è traccia di napoletano, mi fa appoggiare il trolley nel cofano e mi fa accomodare sul sedile posteriore. Dopo pochi metri mi chiese :"Dove la porto?" e io rispondo "Ngopp a Stell, grazie!" (Al quartiere Stella, Grazie). Meravigliato, pensava che lo prendessi in giro, mi constrinse a parlare ancora e a parlare con lui in napoletano. Mi disse "C ciort!" (che fortuna!) in modo ironico, io gli chiesi il perchè e lui mi rispose che una sola volta al mese ha la possibilità di prendere una corsa a Capodichino, tranne in casi eccezionali e quando ce n'è bisogno, e si ritrovava ad accompagnare un ragazzo 18enne al quartiere Stella. Io lo guardai e gli chiesi per quale motivo si era così arrabbiato per aver solo detto in napoletano "Quartiere Stella" e lui mi rispose spudoratamente "Nu poss apprufittà, pcchè tu si napulitan e si rà Sanità". (Non posso approfittarne, perchè tu sei napoletano e vai nel quartiere Sanità). In me espressi tutto il mio disdegno ammutolendomi in un profondo ragionamento interno approfondito. Capì che il marcio che avvolge la città si avvinghia anche sul taxista: se parli italiano la cifra avanza e prima di farti salire, pensa per poi illudersi e pentirsi, che deve accompagnarti al Porto, a Mergellina o in qualche altro posto turistico, se invece parli napoletano ti affidano ad altri taxisti a discrezione del capotaxista e ovviamente non possono esagerare coi prezzi perchè si è compaesani. CHE DIRE E' INCREDIBILE, ED E' ANCHE INCREDIBILE QUANDO ENTRO IN UN NEGOZIO, DECIDO DI COMPREARE QUALCOSA, E ALLA CASSA SONO COSTRETTO A PARLARE UN NAPOLETANO SPICCATO E VEDERE I PROPRIETARI SBARRARE GLI OCCHI, CHE MI RIVOLGONO LA FATIDICA FRASE

"Wè WAGLIO' MA M STAGL PIGLIANN PO' CUL?" NON MI RESTA CHE UNA RISATA MILANESE E CON UNA MENTALITA' ASSOLUTAMENTE OPPOSTA A CHI NE APPROFITTA DEL TURISTA. QUINDI A TUTTI COLORO CHE SI RITROVERANNO A PAGARE 50 EURO NEL PIU' BEL DI NAPOLI PER UNA TRATTA BREVISSIMA COL TAXI, FATE COME HA FATTO PLATINETTE, DENUNCIATE E FACIT O' BURDELL IMPROVVISANDO UNA BELLA SCENEGGIATA NAPOLETANA, E SOLO ALLORA SARETE ASCOLTATI DA CHI DEVE TUTELARVI.

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