domenica 25 febbraio 2007

OMERTA', PAURA, REALTA', CAMORRA, RIBELLIONE, INDIGNAZIONE di NAPOLI

NAPOLI è una città ferita. Dove tutti fanno finta di non vedere e di non sentire. Al morto sono tutti li che guardano. Che si disperano, che si chiedono il perchè. Poi quando muore un qualcuno si dice sempre che è un bravo ragazzo poi quando gli si chiede ma avete visto? Tutti ipocriti. Non ho visto e non ho sentito nulla, quando il tutto è successo a 2 passi da loro. Penso ai 3 mila morti ammazzati da questa guerra che da 30 anni ha insanguinato questa città. La camorra uccide più della mafia, della N'Drangheta, della Sacra Corona Unita e così da sempre ogni anno conta i suoi morti ci sono anni dove si uccide di meno e ci sono anni dove la lista dei morti si allunga come nell'anno scorso che ha contato 139 omicidi. Non è una guerra di tutti contro tutti, ci sono clan silenziosi e territori contesi. A Scampia vivono 50000 mila abitanti, a Secondigliano ce ne sono altrettanti, ma poi aggiungo Casavatore, San Pietro a Patierno, Melito, Mugnano dove sono comuni limitrofi dove l'anno scorso si è sviluppata una grande contrapposizione tra i clan della camorra, tutta interna al clan di Paolo Di Lauro. Il clan si è spaccato in due da quando Cosimo, il figlio del boss, ha deciso un ricambio generazionale ma i vecchi non ci sono stati ed ecco il perchè della guerra tra gli scissionisti e i fedeli. I puffi di Scampia, delle palazzine molto basse, le quali sono abusive: controllate dalla camorra e occupate da loro come riferimento di spaccio per i tossici. In ogni palazzo a Scampia si vende la droga, e dove si spaccia si blindano i portoni per evitare i blitz della polizia. Ogni palazzo ha due ingressi: quello sbarrato vendono mentre gli inquilini entrano dal portone principale. "C'è un asilo attaccato a un covo dei drogati2, mi disse mia zia, ma lei continua a vivere perchè non può farci nulla. La situazione a Napoli viene controllata relativamente, a Napoli l'istituzione non ha mai fatto nulla. Sono considerati come lo scarto dell'Italia ma non è solo droga, camorra e ignoranti ma bisogna far capire a queste persone che la vita è un'altra. I ragazzi non vanno a scuola perchè molte famiglie hanno paura che i loro figli siano vittime di agguati. Fanno bene ma nello stesso tempo è vergognoso. I ragazzi che vogliono scappare da Scampia, funerali vietati per i camorristi e a volte impediscono anche coloro che sono state vittime innocenti. Dolore, rabbia, impotenza ecco i sentimenti per tutte quelle mamme quei papà e quei fratelli provano quando viene a mancare perchè il proprio caro si trova in quel luogo nel momento sbagliato. Questo provano anche quei genitori i quali solo alla brutalità comprendono che il proprio figlio non era quello che vedevano ma era un piccolo camorrista. Non ci dobbiamo vergognare che siamo napoletani, napoli è nostra però ci devono aiutare tutti. Ci devono stare vicini e ognuno deve fare qualcosa per questa città. Noi siamo napoletani, italiani e Napoli è nostra. Dobbiamo essere onesti prima imparando l'ONESTA'. "Lo stato dimostri la sua forza e in questo momento aumentiamo le forze dell'ordine "disse Bassolino durante la piena guerra di Scampia. Frottole, inutilità, parole al vento. Qui ci vuole solo protezione e tutela dei cittadini ammazzando questo cancro che avvolge la città. Vittime, disperati e tutti coloro che comprano la droga finanzia la camorra. Bisogna cacciare via i camorristi, molti sono stati già cacciati dallo stato democratico. Lo stato diede una dimostrazione di forza, quindi se si vuole si può fare. Persone uccisi di botte perchè non parlano, vendette che si susseguono per piccoli sgarri o piccoli diverbi. Attacchi incendiari nei confronti di quelle persone che solo per qualche legame familiare appartengono alla famiglia di colui che stanno cercando. Famiglie che lasciano le case per paura di ritorsioni, quelle case dove tutto è blindato: vetri porte e cancelli. Queste case sono delle regge, Jacuzzi, le stanze di questi boss grosse quanto delle hall d'albergo coi videocitofoni accanto al proprio letto. Persone che investono su tutto: comprono case, appezzamenti di terreni, caseifici e alberghi. Ci sono stati troppi morti, troppi rancori da sanare e negli anni si colmeranno continuando con le vendette. I camorristi con la C maiuscola non sono numerosi, e accanto a loro ci sono migliaia di affiliati, coloro che appoggiano nel tempo queste attività criminose. Un ragazzo può avere il compito di nascondere le armi e viene pagato con 200-300 euro alla settimana. La vedetta può prendere sui 100 euro al giorno. Rivolte delle persone contro questi uomini che tentanto di impostare la legalità, una vergogna unica, ma comprendiamole l'ignoranza è molto viva tra di loro. Lemadri sono le prime vittime della camorra stessa, famiglie che vivono una tensione e vivono la vita con l'ansia e il terrore. Io penso che chi commette crimini sono i primi a sentirsi uccisi perchè lo fanno perchè costretti o perchè pagati da qualcuno più grande di loro. La gente guarda lo spettacolo della morte, persone che si mettono in prima fila a vedere il morto a terra. Madri coi bambini in braccio che cercano di mettersi in bella vista. Commercianti sotto la minaccia di estorsioni, principali miraggi di chi ha bisogno di portare avanti la missione dell'illegalità. Clan che mettono sotto pressione questi poveri bravi commercianti che si ritrovano a vivere occasioni spiacevoli con minacce fisiche, psicologiche e con un mitra mirato alla tempia. Quando si è soli è difficile denunciare, ma più facile è quando si è radunati in un associazione. ROMPIAMO L'OMERTA' TROVIAMO QUESTO CORAGGIO. Una delle vittime della camorra fu la bellissima ANNALISA DURANTE di anni 14 e il 27 Marzo 2004 fu uccisa perchè presa come scudo da parte del camorrista Salvatore Giuliano (poi andato sui tutti gli screen dei cellulari delle ragazzine di 14 anni, perchè lui era bello ed era molto affascinante)mentre era sottocasa con le amiche nel quartiere Forcella di Napoli. Non si può vivere così e non si può andare avanti così. PAPA' DI ANNALISA VITTIMA DI UN DOLORE INNOCUO PERCHE' QUESTA REALTA' E' STATA SOLO UNA FATALITA' PER COLPA DI BRUTI CHE UN SENSO NON CE L'HANNO. SPERO CHE I NAPOLETANI SI RIBELLINO ALLA CAMORRA E MI DOMANDO COME FANNO A FINGERE DI NON VEDERE E NON SENTIRE QUANDO INTERI QUARTIERI E ALLA LUCE DEL SOLE CONVIVONO CON L'ILLEGALITA'. NAPOLI E' UNA CITTA' FERITA NON LASCIAMOLA SOLA!!!

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