
Si è parlato degli interventi speciali, di leggi speciali, di esercito per tentare di riportare ad una parvenza di normalità una città ormai in balia della malavita, della camorra e delle guerre fra bande. Una malavita che nel capoluogo campano ha raggiunto l'apice ma dalla quale non sono esenti le altre città italiane. Malavita e decadenza generale della moralità, di principi, di ideali che causano eventi come quelli che ogni giorno ascoltiamo nei notiziari radiotelevisivi o leggiamo sui giornali. Furti per poche centinaia di euro, commercianti che esasperati uccidono per difendersi, omicidi all'interno di rapporti spezzati, stupri e violenze su donne e bambini, insomma ogni ogni giorno si è costretti ad ascoltare e/o leggere notizie che assomigliano più ad un bollettino di guerra che ad un notiziario di cronaca, di fatti e avvenimenti.
La politica è ormai inerme davanti a questo scempio della società e le proposte sembrano uscire da una mente vuota e priva di iniziative reali che rispondano ad un progetto reale di risanamento.
Per rendere la città di Napoli una città civile, ogni sforzo sarà vano se i napoletani e i cittadini tutti non parteciperanno a qualsiasi progetto per affrontare il degrado della città. Ed i napoletani sono pronti a collaborare per portare a termine progetti qualunque essi siano ? Senza la loro collaborazione e senza la loro partecipazione qualsiasi iniziativa è destinata a fallire.
Lo dico da napoletano: la maggioranza dei napoletani, il loro modo di prevaricare, offendere, sfruttare gli altri, la propria insofferenza al rispetto delle più elementari regole di convivenza civile, che va dal rispettare una precedenza ad un incrocio, al continuo strombazzare del clacson, dello spingerti per "fregarti" alla fila in un ufficio postale, come al supermercato, dall'imbrattare con lattine, bottiglie, carta le strade di quella che gli stessi zotici dicono essere la città più bella del mondo (affermazione a dir poco discutibile se realmente avessero visto qualche altra città del ondo, fosse altro per l'ordine e la pulizia delle stesse, mancando elementi di cui sopra); e questo senza parlare di quei tanti che esulano dal "normale" comportamento del napoletano comune, e con ciò scippatori, rapinatori e quanti altri quì abbondino. Ebbene da napoletano dico di metterci una mano sulla coscienza e incominciamo a dare la precedenza!
Io sono in parte concordo per coloro che imbrattano le strade dei quartieri con carte, lattine ect ect, perchè non ci sono cestini, non ci sono dei cassonetti dove se ti stai mangiando un gelato puoi buttare la carta che lo contiene.
E' vero, questo è l'ennesimo problema comunale: ci vuole tanto a mettere dei cestini come ci sono in tutte le città ogni trenta metri? O avete paura di metterli perchè avete paura che i partenopei li staccano e se li portano a casa?
Iniziamo dall'istituzione comunale a proporre l'installazione dei cestini e poi vediamo se veramente i napoletani sono propriò cosi zozzi!
Basta con questa Napoli sporca, rendiamola più pulita. Con queste montagne di rifiuti che sono a cielo aperto davanti alle scuole e ai palazzi. Coi bambini che ci giocano a due passi e che scalano la montagnetta quando il loro pallone va a finirci sopra.




Insomma se si vuole far uscire Napoli dal circolo della camorra e dalla illegalità occorrono le azioni congiunte sia della politica che della cittadinanza. Risanare la politica Campana e partenopea sarà un'impresa molto complicata se cosideriamo i legami con la camorra e la poca affidabilità dei personaggi che guidano regione, provincia, comune.
HA UN SENSO QUANTO SCRITTO?
SI HA UN SENSO, COME LA SINGORA CHE CALA GIU' IL PANIERE DAL 4° PIANO E CON TANTA FORZA LO RITIRA SU.
1 commento:
Ciao Giuseppe, davvero ottimo lavoro. Ma ti volevo chiedere da dove hai preso quel video, raccontato con una certa professionalità. giampiero de luca
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