
lunedì 26 febbraio 2007
Camorra: Armi, droga, pizzo e Usura, 71 arresti a Napoli
Usura, estorsioni, rapine, traffico di droga.
Questi i motivi alla base della faida che dal 2004 impegna i clan Sarno e Panico, decapitati oggi da una operazione della Direzione distrettuale antimafia di Napoli condotta dai carabinieri di Castello di Cisterna che ha portato a 71 arresti — tra i quali quelli di elementi di vertice delle due ‘famiglie’, quali Luciano e Giuseppe Sarno e Antonio, Francesco e Giovanni Panico — e al sequestro preventivo di 20 aziende, immobili, vetture e imbarcazioni per decine di milioni di euro. Scoperto, tra l’altro un traffico di armi comuni e da guerra — utilizzate in 9 omicidi, 2 tentati omicidi, 3 ferimenti e agguati e 1 strage sventata — che arrivavano nel napoletano dall’Est Europa grazie ai pullman di cui si servono le badanti polacche che lavorano nella provincia di Napoli.
I reati di cui sono accusati gli arrestati vanno dall’associazione a delinquere di stampo mafioso, all’omicidio e il tentato omicidio, al danneggiamento, all’estorsione, alla rapina, all’usura, al traffico di armi e di droga, al favoreggiamento. I Sarno, alleati dei potenti Mazzarella, sono uno dei clan più pericolosi del napoletano, che dall’area nord-orientale del capoluogo campano, il quartiere di Ponticelli, hanno esteso la loro zona di influenza verso i comuni limitrofi, Sant’Anastasia, Pollena Trocchia e Somma Vesuviana in particolare. Qui sono storicamente radicati i Panico, alleati dei Castaldo a Somma.
Dal marzo 2004 lo scontro è stato feroce, e si è acuto in particolare la scorsa estate. Il traffico di armi con l’Est, poi, veniva curato da un pregiudicato della zona di Sant’Anastasia, Francesco Maria Siciliano, che aveva anche un catalogo fotografico della merce il cui acquisto era trattato da Giovanni Panico, figlio del boss Francesco, per conto del clan omonimo, e da Maurizio Costa, genero di Antonio Piccolo, per i Sarno, entrambi con una ampia disponibilità economica ricavata da aziende a loro riconducibili e in grado di acquistare periodicamente fucili, pistole, mitragliatrici ed esplosivo ad altissimo potenziale, armi sequestrate nel corso delle indagini.
Che dire.....un altro passettino in avanti verso la distruzione di questo cancro e IO CI CREDO!! Applausi a coloro che hanno partecipato a portare a termine questo bel colpettino.

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