domenica 6 maggio 2007

SAN GENNARO CI VUOLE BENE....IL SANGUE SI E' LIQUEFATTO

Il tradizionale miracolo di San Gennaro, santo patrono di Napoli, si e' rinnovato. Il sangue del Santo custodito nell'ampolla si e' liquefatto nella chiesa di Santa Chiara dopo circa un'ora e 20 dall'inizio del rito officiato dall'arcivescovo di Napoli, Crescenzio Sepe. Il caratteristico fazzoletto bianco che saluta la liquefazione del sangue e' stato sventolato ai numerosi fedeli che gremiscono la chiesa di Santa Chiara mentre il cardinale Sepe mostrava l'ampolla alla folla dei presenti. Lo stesso cardinale ha salutato il miracolo con una battuta: 'San Gennaro ci vuole bene'. Pochi minuti prima i fedeli avevano erroneamente salutato con un applauso l'avvenuto miracolo, ma il sangue non si era ancora sciolto cosi' da richiedere nuove preghiere. Il miracolo di San Gennaro avviene tre volte l'anno: a settembre, nel giorno della ricorrenza di San Gennaro, il sabato che precede la prima domenica di maggio e a dicembre. Il rito di oggi e' stato preceduto da una processione partita dal Duomo per ricordare la traslazione delle reliquie del Santo. Quella di oggi e' stata la prima processione di maggio presieduta dal cardinale Sepe, insediatosi alla guida della diocesi di Napoli nel luglio scorso.

Il miracolo di San Gennaro si e' rinnovato alle 19.17. Qualche minuto prima, alle 19, c'era stata l'illusione del prodigio quando poche gocce di sangue che si erano liquefatte avevano fatto gridare al miracolo inducendo all'errore lo stesso componente della deputazione di San Gennaro che aveva sventolato il fazzoletto tra gli applausi dei fedeli. A Santa Chiara il sangue di San Gennaro custodito nella teca era giunto in processione cosi' come il busto del patrono di Napoli. Una marcia partita dal Duomo, con tutte le autorita' presenti, che ha attraversato le viscere della citta', Forcella, Spaccanapoli, piazzetta Nilo, i Decumani. Lungo il tragitto la statua del Santo e' stata cosparsa di petali di rosa lanciati dai balconi, mentre il cardinale Sepe stringeva mani e accarezzava i bambini che gli si avvicinavano. Uno piu' intraprendente degli altri, Francesco, una decina d'anni e sul volto i segni della sindrome di Down, ha lasciato la custodia del nonno per avvicinare il cardinale che lo ha tenuto mano nella mano per quasi tutta la durata della processione. 'La nostra processione non puo' e non deve essere vissuta e interpretata come folklore', ha detto Sepe durante l'omelia. Eppure inevitabilmente non sono mancati momenti di colore, come le urla strozzate in gola al passaggio della processione da parte dei tifosi che affollavano i bar per seguire il Napoli in tv. Tanti i turisti armati di cineprese e macchine fotografiche che non hanno perso l'occasione di riprendere il corteo, cosi' come i fedeli che si avvicinavano alla statua del santo per chiedere grazie per se' o per propri cari. E non e' mancato chi in pena per le sorti del Napoli, in svantaggio a Mantova, si e' rivolto al Santo, non per se' ma per ottenere un miracolo per la squadra del cuore: 'San Genna', stiamo perdendo. Almeno un pareggio, pensaci tu'. Un'invocazione rimasta inevasa, superata dal fatto che il miracolo, quello che contava, e' arrivato puntuale non tradendo i fedeli napoletani in attesa.

CHISSA' CHE BELLO ASSISTERE AL MIRACOLO DI SAN GENNARO, CHISSA' CHE SENSAZIONE TRASMETTE SULLA PELLE DI CHI VI PARTECIPA.....CARDINAL SEPE HA URLATO AL MIRACOLO CON UNA FRASE BREVE MA INTENSA "SAN GENNARO CI VUOLE BENE", QUEL BENE CHE POCHI SI VOGLIONO MA CHE TUTTI LO PRETENDONO!! FAZZOLETTI BIANCHI AL VENTO COME SIMBOLO DI LIBERTA' E FELICITA', COME BANDIERE CHE ALL'IMPROVVISO VENGONO ALZATE SULL'ASTA PER UN EVENTO MOLTO IMPORTANTE. SAN GENNARO E' SAN GENNARO C'E' CHI CI CREDE E CHI NO. IO CI CREDO, UNA DELLE POCHISSIME COSE AL QUALE CI CREDO, PERCHE' DI SAN GENNARO CE N'E' UNO SOLO E TENIAMOCELO STRETTO STRETTO. LUI E' VERAMENTE L'UNICO CHE CI VUOLE BENE........"SAN GENNA' FA COCCOS P CHESTA CITTA'! "

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