martedì 3 aprile 2007
IL SENSO DELLA VITA
Che vita sarebbe senza la guerra? Che vita sarebbe senza l'illegalità? Che vita sarebbe con la pace nel Mondo? Che vita sarebbe se gli sguardi fraintesi divenissero occasioni per fare amicizia? Che vita sarebbe con la richezza globale del Mondo? Che vita sarebbe con la povertà dei ricchi nel Mondo?
Che vita sarebbe senza fatica e sofferenza? Che vita sarebbe senza la droga? Che vita sarebbe se tutti ci volessimo bene? Che vita sarebbe se ci fossero le ideologie e le mentalità avute nel nostro passato?
CHE VITA SAREBBE SE POTESSI DARE UNA RISPOSTA AD OGNI DOMANDA CHE MI SONO POSTO?
E' tutto qui il senso di questa vita, in queste domande che ci poniamo ogni giorno di fronte all' attualità di questa nuova generazione, dove tutto sembra facile quando tutto apparentemente è difficile, anche nel darci una risposta.
Questa difficoltà che nasce dalla nostra psiche che poi viene alimentata da fattori esterni che non ci appartengono, ma ti colpiscono indirettamente perchè dentro di noi si è fragili e impotenti dinnanzi alla realtà e alla verità di questa vita. Brutalità che ti spezzano il cuore, fatti che ti indignano. parole che ti uccidono mentalmente, guerre senza pace come il viso di un bambino malato e sofferente che ti sorride: ed è proprio questa realtà che ti porta a dire e a scovare una risposta alla domanda "Ma qual'è il senso della vita?"
La stessa domanda se la pone il cantante Vasco Rossi, il quale nella canzone "Un Senso" vuole trovare un senso alla vita, alla sera, alla storia, alla condizione e alla voglia ma poi si nasconde dietro una risposta alquanto ambigua dicendo che domani un altro giorno arriverà. Quel giorno che arriverà è come il giorno precedente, quel giorno dove tutto è uguale al domani e dove un senso a questa vita cerchi sempre di trovarlo. E nel frattempo passa il tempo, quel tempo che ti spinge a mollare la presa ma poi si arriverà al punto, come dice Nazim Hikmet nella poesia "Sulla Vita" di piantare gli ulivi a settant'anni per poi non veder l'ora di mangiarti le olive nate dalla tua semina ed anche se è tardi non ti arrendere mai perchè darai un valore a quello che hai fatto appesantendo la parte positiva della bilancia anche se prima temevi di cadere per poi appesantire il piattino negativo.
Quello che vuole dirci Hikmet con la sua poesia posso dedurlo dalla poesia di Madre Teresa di Calcutta "Vivi la vita" con due frasi: "La vita è una sfida, affrontala" e "La vita è tristezza, superala". Due frasi che fanno riflettere soprattutto per il settantenne di Hikmet che affronta la vita superando la sfida e la tristezza dell'uomo e arrivato all'ora di temere la morte, pianta gli ulivi, scavalcandola.
Il terz'ultimo verso sempre in "Vivi la vita" è molto forte:" La vita è un'avventura, rischiala". Frase assurda, forse non avrò capito il senso, perchè nella vita è lecito non capire ma è un guaio non essere compresi.
Madre Teresa, inizialmente, viveva come una nobile : ricchezza economica, possibilità di studiare e buona cultura. Secondo me , molti di noi non sono disposti a compiere sacrifici come ha fatto Lei: è ovvio ! La società di oggi è basata sul materialismo! Oggi tutti vogliono tutto e subito ! Non capiscono che non sono i soldi, i cellulari, le macchine, a dare la felicità. Io, sinceramente, penso che la vera felicità consista nell’”appartenere” a qualcuno, nel sapere che puoi essere d’aiuto agli altri, nell’avere una famiglia, dei genitori che si occupano di te : questa è la felicità; i soldi hanno la loro importanza, certo, ma nella misura giusta ! Quindi questa vita la dobbiamo comprendere, perchè purtroppo questo Mondo ha dimenticato l'essenzialità ed è stato invaso da fattori che non si sanno nemmeno spiegare con delle parole che magari con l'essenzialità potevano essere comprensibili.
SI, E' TUTTO COSI'. QUEL COSI' AL QUALE ANDANDO AVANTI DOVREMMO RASSEGNARCI, ANCHE PERCHE' ARRIVEREMO AL PUNTO CHE DI QUESTI COSI' NON CI FAREMO PIU' CASO.
E allora mi chiedo:” Ma allora la vita ha un inizio, la morte ha una fine... o il contrario!? Perchè nascere e perchè morire, perchè ricordiamo cose mai vissute o viviamo cose che ricordiamo già passate!?. Forse non c'è un senso, o forse il senso c'è ed è quello di non avere senso. In sintesi il senso di tutto quello che ho detto è appunto non avere un senso. Ho parzialmente individuato il punto della domanda. La vita ha senso nella morte, ma la morte ha senso nella vita... nessuno ha senso se non l' hanno tutte e due, ma nessuno delle due ha veramente senso....e allora cosa ha senso? ...Il senso ?!?. No !!!
Cerco da anni di dare un significato a cosa è la vita e, come molti, non ho trovato la Risposta, ma qualcosa che può avvicinarsi. Credo che il Senso della Vita si "articoli" in quattro o cinque punti: l'attesa di qualcosa, di un evento, di un appuntamento, di una partita di calcio o della finale della coppa del Mondo, del prossimo film interpretato da Monica Bellucci, dell'esito di un esame che sappiamo aver superato. Il ricordo dell'infanzia, di quando ci sbucciavamo in continuazione le ginocchia, di quando due alberi formavano una porta di calcio. Il futuro: ciò che ci immaginiamo possa accadere, quel che speriamo di ottenere, la casa che vorremmo comprare, del viaggio che vorremmo effettuare,di quel figlio che dovrà arrivare. Oppure, più semplicemente, di quel lavoro, benedetto lavoro, che prima o poi qualcuno mi dovrà pur dare. L' Amore: forse non capita a tutti, ed è un vero peccato, forse non è eterno, forse non è destino, forse non esiste quella giusta, forse... o forse si. Almeno in questo bisogna crederci. In ultimo: ricevere o dare emozioni. L'emozione è uno sguardo, un gesto, qualsiasi cosa. Io provo emozione guardando mio padre che sta bene, ricevendo una carezza inaspettata dal mio amore, sentendo mia sorella sotto al tavolo che fa le fusa come un gatto. E' bello far ridere qualcuno con una battuta, una smorfia, una "pacca" sulla spalla o dare un consiglio decisivo, scrivere una frase, magari banale, ma che fa piangere chi la legge. Suscitare l'interesse di un bambino che ti osserva dall'auto che sta davanti. La mia vita è stata suffragata da tanti periodi bui, ho sofferto spesso, ho visto soffrire la donna che amo (mamma), ma alla fine i modi per uscirne esistono. Proprio quelli rappresentano il Senso della Vita. Quando sembra che si raggiunga il baratro, basta un sorriso, una canzone, una suonata di citofono da parte di una persona a cui vuoi bene, una frase, un film. Non c'è droga o alcool che tengano. La vita va vissuta, un po' come viene, un po' da par nostro. E via, nell'attesa di quel che avverrà.
Il senso della vita è la passione, credo che quando una persona si svegli la mattina ed ha una passione ha la voglia di far le cose e continuare e senza la passione credo che la vita sia triste. Il senso della vita è di viverla ma di creare le condizioni affinché altri possano avere un senso alla loro vita e uscire un po’ dai nostri recinti di metterci in gioco perché se ci guardiamo attorno troviamo una marea di gente che non è libera, è schiacciata, che fa fatica e per me il senso della vita è vivere l’intensità della tua vita ma creare anche le condizioni perché abbiano senso alla vita degli altri. Il senso della vita è un dono molto bello che bisogna curare in ogni senso, nella testa nell’anima e nel corpo e poi comunicare, che vuol dire conoscere creare, senza il linguaggio e senza la comunicazione non ci sarebbe stata un’impresa e una conquista dell’uomo. Nella vita non possiamo cambiare gli eventi ma possiamo solo cambiare la nostra reazione a quegli eventi e tutto ciò che succede, succede per una ragione e non ci sono coincidenze. E’ necessario distinguere l’illusione dalla realtà e per me l’illusione è questa esistenza ed è questa esistenza corporale, questo corpo fatto di un coacerbo di organi, ossa, parassiti, virus, muffe, funghi, essi sono milioni più delle nostre cellule e solo a guardarli al microscopio possono sembrare mostruosi ma vivono con noi e dentro di noi. Noi siamo altro in sostanza questa è l’illusione mentre la realtà è la vita eterna è quell’altro che noi siamo, in altri termini noi non siamo essere umani in cerca di un’esperienza spirituale ma siamo essere spirituali in cerca di un’esperienza umana quando si è raggiunta questa posizione e questa dimensione nella quale vivo e dalla quale non intendo certo uscire si è afferrati secondo me il senso della vita.
La vita va vissuta per esser raccontata, nella capacità che abbiamo di raccontare ciò che siamo stati capaci di vivere. La vita ha un senso solo se siamo capaci di ricordarla e conseguentemente di raccontarla, quindi prendila seriamente come fa lo scoiattolo!
ADESSO CHE AVETE LETTO QUELLO CHE PENSO, VI SENTIRETE CARICHI DI UN QUALCOSA CHE IO NON POSSO IMMAGINARE E SAPERE PERCHE' OGNUNO DI VOI AVRA' DATO UN SENSO A QUANTO HO SCRITTO COME OGNUNO DI NOI DA O NON RIESCE A DARE UN SENSO ALLA PROPRIA VITA.....VABBE' ERA PER SENSIBILIZZARE UN PO' VOI CHE MI LEGGETE E COME HO SCRITTO PRIMA E' DARE UN EMOZIONE CHE NELLA VITA E' MOLTO IMPORTANTE.
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1 commento:
Caro Giuseppe, come vedi ho mantenuto la promessa... E' quasi l'una di notte. Fra poche ore devo affrontare l'ennesima, dura giornata di lavoro, ma non potevo fare a meno di scrivere qualcosa dopo aver letto le tue bellissime parole di oggi. Fino a poco fa stavo per crollare stecchito sul letto, ma la gioia di vivere e i buoni sentimenti che trasudano da quello che hai scritto mi hanno suscitato un moto di entusiasmo indescrivibile! E' proprio vero quello che dici. Basterebbe che ogni uomo, sulla faccia della terra, avesse ben chiaro il senso della propria vita perché le cose funzionino meglio. Fra qualche giorno sarà trascorso un anno esatto da quando mi sono trasferito a Milano, lasciando la mia terra (che poi è anche la tua...), ed è inevitabile per me tracciare un bilancio, interrogarmi su quello che ho fatto in questo tempo e su come è cambiata la mia vita... Sembra ieri quando andavo in giro per la mia città a raccogliere notizie per il mio giornale, a dar voce alle lamentele della gente cercando di dare il mio modesto contributo perché i problemi potessero essere risolti. Ora sono qui, a Milano, preso da questioni di tutt'altra levatura, ma sempre con il cuore rivolto a meridione, a quella terra che ha tanto bisogno di chi, come noi, crede in certi ideali, non ha mai perso di vista i principi della rettitudine e lotta per un mondo migliore. E mi conforta sapere che, a prescindere dalla traslazione geografica, sono rimasto pressappoco lo stesso: una persona onesta, sensibile, determinata, che crede in quello che fa e cerca di tramutare in realtà le proprie ambizioni, con impegno, dedizione e scarificio. Tutto questo perché non sono cambiati e mai cambieranno i punti-cardine della mia esistenza: i miei genitori innanzitutto, che forse la distanza mi fa sentire ancora più vicini; i miei amici (pochi, ma buoni), fra cui sarei onorato di poter includere anche te, perché la tua genuinità è un pregio ormai difficile da rinvenire negli altri; il mio lavoro, la mia somma passione, che mi regala tante soddisfazioni e mi spinge a dare sempre di più il massimo. Basterebbe che tutti associassero il senso della vita almeno a una sola di queste cose e di certo non si vedrebbero in giro tanta violenza, tanta approssimazione, tanto disagio esistenziale. Tu che ne pensi? Credi che abbia colto nel segno? Avrei ancora tanto da scrivere. I pensieri si rincorrono l'uno dietro l'altro, la mente frulla rimuginando le mirabili considerazioni che hai inserito per ultime sul blog. Per quanto mi riguarda, ti invito a continuare così, a sostenere con immutata tenacia questa bellissima iniziativa e a regalarci altri momenti di profonda riflessione perché spesso, distratti dalla frenesia quotidiana, non prestiamo attenzione a quello che scorre sotto i nostri occhi e non diamo il giusto valore ai sentimenti.
Ti auguro la buonanotte e ti prometto che verrò di nuovo a trovarti.
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