IL RACCONTO DI UN MALATO DI MARIJUANA

Tra le molte persone che mi scrivono, mi ha sconvolto il racconto di un ragazzo della provincia di Napoli, il quale ho voluto mettere qui online per sensibilizzare e riuscire a capire sulla nostra pelle i significati della malattia della droga! L'EMAIL INIZIA COSI': TI SCRIVO PER TESTIMONIARE ATTRAVERSO LA MIA ESPERIENZA PERSONALE CHE ANCHE UNA DROGA COME LA MARIJUANA CAUSA UN'ELEVATA DIPENDENZA E PUO' PROVOCARE DANNI ALLA VITA SOCIALE DELL'INDIVIDUO E DELLA SUA SALUTE. LA MIA GIORNATA TIPO NON PUO' ESSERE CONSIDERATA UNA GIORNATA TIPO O MEGLIO NON PUO' ESSERE PROPRIO CONSIDERATA UNA GIORNATA: ORE, MINUTI, SECONDI NON HANNO AVUTO ALCUN SENSO NELLA MIA VITA DA CANNABINOMANE, IL TEMPO ERA SOLO UN UNICO FLUSSO SCANDITO SOLO DALLE CANNE CHE SI ERANO COME SOSTITUITE ALLE LANCETTE DELL'OROLOGIO E PIU' PASSAVA IL TEMPO, PIU' SI ACCORCIAVA LA DISTANZA TRA UNO SCATTO E L'ALTRO DELLA LANCETTA: PRIMA MEZZORA, POI QUINDICI MINUTI, POI DIECI, POI CINQUE ED INFINE UNO SCATTO VENIVA A COINCIDERE CON LO SCATTO IMMEDIATAMENTE SUCCESSIVO. COSI' ERANO LE MIE GIORNATE: IL GIORNO COINCIDEVA CON LA NOTTE E IL PRANZO COINCIDEVA CON LA CENA E COINCIDEVA CON LA COLAZIONE DEL GIORNO DOPO, ANCHE SE A VOLTE, PER LA FAME CAUSATA DALL'INFAME DROGA, ARRIVAVO A NUTRIRMI ANCHE PIU' VOLTE AL GIORNO, INDEBITANDOMI PER POTER ACQUISTARE IL CIBO, OVVIAMENTE IL CIBO PRECONFEZIONATO. LA FORZA PER ARRIVARE AI FORNELLI NON C'ERA, L'UNICO GESTO FISICO ERA SOLLEVARE QUELLE FOTTUTE BRACCIA, ARRANCANDO VERSO IL TAVOLO, E CON GLI OCCHI SPENTI CERCARE DI VEDERE SE OGNI COSA FOSSE AL SUO POSTO, DOVEVA ESSERCI TUTTO: IL FILTRO, LA SIGARETTA, LA DROGA E LA CARTINA. QUANTE VOLTE GIA' INDEBITATO PER L'ACQUISTO DELLO STUPEFACENTE E DEL CIBO HO DOVUTO USARE MATERIALE DI FORTUNA PER POTER CONSUMARE LA DOSE, FINO A QUEL GIORNALE, QUELLO GRATUITO DATO ALL'INGRESSO DELLA METRO, E' STATO ADOPERATO PER IL RITUALE E INFAME GESTO. OGNI COSA ERA VISTO SOLO IN FUNZIONE DELLA MIA UNICA ATTIVITA', QUALSIASI FLYER O PEZZO DI CARTA CHE CAPITAVA SOTTO LE MIE MANI, VENIVA SOTTOPOSTO AL TEST DEL FILTRINO, QUALORA LA CARTA NON FOSSE STATA ADEGUATA, PER LA PIGRIZIA DI NON RAGGIUNGERE UN CESTINO, AVREI BUTTATO QUALSIASI COSA FOSSE PASSATA PER LE MIE MANI, E NEL CASO CONTRARIO SAREBBE SCIOVOLATA DRITTA NELLA MIA TASCA POSTERIORE DEI JEANS, PRONTA PER ESSER LACERATA NEL MIO PROCESSO DI DISTRUZIONE. UNA DISTRUZIONE A 360 GRADI, CHE MI HA IMPEDITO DI VIVERE UNA VITA NORMALE COME QUELLA DI UN QUALSIASI MIO COETANEO, ANCHE SE A DIRE IL VERO NON CONOSCO MOLTI MIEI COETANEI DIVERSI DA ME, UNA VITA CHE NON OFFRE NULLA, COMPLICATA DA UN LUNGO TUNNEL BUIO SENZA USCITA COME QUELLO DELLA DROGA, E DALL'ORA NONOSTANTE IO SIA ISCRITTO AL QUINTO ANNO FUORI CORSO, SONO BEN LONTANO DALLA LAUREA, A CAUSA DI QUEGLI ANNI DI MALATTIA. ALLE LEZIONI QUASI MAI, PERCHE' IO NELLA MIA VITA DI DROGATO SARO' USCITO DI CASA DUE O TRE VOLTE, E SOLO PER COMPREARE IL CIBO O LO STUPEFACENTE. PER QUESTO DURANTE QUEGLI ANNI NON HO MAI AVUTO DONNE, L'ATTACCAMENTO FOTTUTAMENTE MORBOSO VERSO LA MARIJUANA MI HA ASSORBITO COSI' TANTO, DA NON SENTIRE NECESSITA' DI TIPO SENTIMENTALE: L'ORGASMO LO RAGGIUNGEVO COL THC. LA VITA CHE HO CONDOTTO NON LA CONSIGLIO A NESSUNO E DOPO DI QUESTA MAI PIU'!!! RIFLETTETE, RIFLETTETE E RIFLETTETE CARI AMICI. QUESTE SONO LE VERITA' E LE REALTA' DI QUESTI MALATI CHE CADONO IN QUESTE TRAPPOLE, DALLE QUALI E' DIFFICILE USCIRNE FUORI. SOLO CON L'AMORE E L'INTELLIGENZA SI POTRA' SCONFIGGERE QUESTO MALE CHE OGNI GIORNO INGOIA E PRENDE A SE MOLTISSIMI BRAVI UAGLIONI. IL "DROGATO" NON E' UN ASSASSINIO E BASTA CON LA DISCRIMINAZIONE VERSO DI LORO!