venerdì 2 marzo 2007
SALVATORE B. VITTIMA DI UNA MENTALITA' CHE AMMAZZA NAPOLI
Questa è la storia di un ragazzo per bene di anni 19 e con il sogno di diventare carabiniere. Vive in provincia di Napoli e frequenta il 1° anno di economia internazionale all'Università Partenhope di Napoli.
Salvatore l'ho incontrato su internet, non lo conosco dal vivo ma la sua storia mi ha molto colpito, anche perchè raramente ne avevo sentite di così crudeli da parte dei miei amici napoletani.
TUTTO SUCCESSO PER QUESTA MENTALITA' CHE E' NEL SE DI QUESTI GRANDI MA PICCOLI UAGLIONI.
Salvatore è con degli amici, tra i quali come dici lui, uno era il suo migliore amico. Questi due decidono di fare una rapina, lui non vuole partecipare perchè è fuori dalle sue ambizioni. E' onesto, bravo ragazzo, timido nel cercare la sfida, molto cauto a prendere delle iniziative che non ti capitano tutti i giorni, soprattutto per un ragazzo di 19 anni che inizia a fare l'uomo MATURO.
Salvatore mi esprime la sua rabbia in modo molto contenuto, infama chi l'ha incolpato ed è deluso per come si vive in carcere.
La storia inzia col suo rifiuto nel partecipare con questi suoi due "amici", i quali erano alla loro prima volta nel commettere un reato del genere.
I due si avvinghiano su una donna, alla quale rapinano ben 2000 euro. Sono veloci, loro richiamano Salvatore in cerca di aiuto per scappare. Lui è un tenerone molto sentimentale, in quel momento non sapeva che fare. Li fa salire, tutto avviene in pochi secondi. Salvatore li sgrida, è indignato per ciò che hanno fatto.
Salvatore mi ha detto che si ritrova in una situazione molto brutta, perchè gli voleva bene come un fratello e allora lui gli disse di si e scappò con la macchina, ma loro "i Rapinatori" non gli avevano detto che li stavano inseguendo dei carabinieri in borghese. Dopo un pò Salvatore che cerca di salvare la faccia ai suoi due amici, è coinvolto in un inseguimento, lo fermano, gli puntano una pistola al volto. Li portano in commissariato, Salvatore urla la sua innocenza ma nulla da fare.
I due amici lo incolpano, lui cerca di difendersi ma nulla. Lo portano a POGGIOREALE.
Salvatore mi ha raccontato quello che gli è successo in carcere: è stato preso a calci e pugni da 7-8 guardie penitenziarie per una serie successiva per 8-9 volte ma si sono fermati solo quando ha raccontato loro cosa gli era successo. INCREDIBILE.
Violenza, rassegnazione, indignazione, vergogna solo ad immaginare quello che ha subito. Non può difendersi, anche i suoi due amici lo incolpano, lo tradiscono perchè lui era estraneo, ma quel lui per voler bene a questi due li ha aiutati a scappare.
Salvatore è stato in carcere perchè accusato di rapina art.629 comma 2 e 3 e art 110.
Salvatore mi racconta che le persone che ha incontrato nella sua cella l'hanno trattato come un fratello e dice anche "Persone di merda o no ma mi hanno aiutato i detenuti a superare questa prova e si vedeva proprio che mi trattavano con il cuore.
Dopo 4 giorni vissuti in quell'inferno, Salvatore esce dal carcere e ritorna a casa, dove tuttora è agli arresti domiciliari a scontare una pena da lui mai commessa per mezzo di due amici che non hanno detto la verità e soprattutto perchè hanno preso la palla al balzo per una complicità indiretta di Salvatore.
Salvatore si dispera perchè adesso la sua vita è marchiata con un numero di matricola e il suo sogno è svanito con questo avvenimento: voleva diventare maresciallo, aveva superato già 3 prove ed era in attesa della 4° prova fisica e poi ancora si sfoga dicendo che al meridione già si fatica per trovare un posto di lavoro, poi ora che non può più concorrere ai bandi ministeriali si sente di vivere una vita con le gambe spezzate.
Adesso Salvatore si aspetta una rivincita e dice che la deve fare per rivalutare il me stesso in quanto uomo e per tutte le lacrime che ha versato per questa ingiustizia.
Poi Salvatore mi ha inviato uno sfogo, il quale mi ha molto toccato e che ripropongo a voi tutti dove si può percepire come un ragazzo che è stato vittima di una ingiustizia ben organizzata, racconta il suo dolore:
"Mi hanno accusato di un reato che non ho avuto nemmeno il coraggio di commettere, senza pensare che mi sono stati tolti mesi di vita per colpa della mia stupidità e inesperienza nella vita ,per una colpa che non è stata mia, mi hanno reso infelice, mi hanno strappato dalla mia adolescenza, marchiandomi a vita nell’anima, mi sono ritrovato a risarcire la donna del danno subito da altri solo perché ho deciso inconsapevole del fatto che è un reato conoscere gli eventi, ed opporsi alle contraddizioni dell’essere amico, non avrei mai deciso o pensato di essere in una situazione del genere se fosse stato il mio pensiero a scegliere quanto successo.
Non riesco ancora a comprendere come fanno tante persone che campano sopra queste cose, come si sentono nel tornare a casa e non pensare che, non tutti siamo fatti della stessa pasta, sapendo che con le loro supposizioni continuano a fare del male, specialmente a persone che nella vita si chiedono il perché delle cose, e credevano in una realizzazione diversa da quelle di sentirsi un detenuto eliminando l’essenza dell’anima inserendo nella mia vita un codice fatto di numeri chiamato matricola, lascio da parte le punizioni corporali che ho subito, che non hanno avuto effetti sulla mia persona , ma parlo dei disagi che incontrerò nella mia vita, e dei danni riscontrati dalla mia psiche che continua a chiedere perché e vorrebbe solo Urlare ad alta voce così che tutte le persone e le anime di questo Mondo possano sentire BASTA.
Ridatemi la mia persona, ridatemi il vecchio Salvatore B."
CHE DIRE DI TUTTO CIO'? E' COLPA DI QUELLA MENTALITA' CHE VIVE IN NAPOLI CHE ANCHE PER UN NIENTE TI SPINGE A FARE COSE CHE MAI AVEVI PRATICATO PRIMA. SI PRENDONO SPUNTI NEGATIVI E QUELLI POSITIVI SI METTONO DA PARTE. RAGAZZI PER BENE CHE ALL'IMPROVVISO SI SVEGLIANO PERCHE' SI SENTONO DIVERSI ED ESTERNATI DALLA SOCIETA', QUELL'ESTERNAZIONE E QUELLA DIVERSITA' CHE LI PORTANO A COMPIERE GESTI ESTREMI MA CHE GIORNO DOPO GIORNO STANNO DIVENTANDO UN VERO E PROPRIO HOBBY NELLA VITA DI TUTTI I GIORNI.
NON FIDATEVI DI NESSUNO, GUARDATEVI ALLE SPALLE, CHE PRIMA O POI QUALCUNO VI DELUDERA' E SOLO LI VOI CAPIRETE CHE IL MONDO E NAPOLI SOPRATTUTTO, E' STRANO.
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